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Andrè Schwämmlein, cofondatore e amministratore delegato di Flixbus ha visitato settimana scorsa la sede italiana dell'azienda. Ne ha dato notizia con un post su LinkedIn lo stesso imprenditore tedesco che, a corredo, ha pubblicato una foto, scattata nel cortile di Corso Como 11, con tutto il team che lavora negli uffici all'ombra della Madonnina.
Schwämmlein, nel suo post ha voluto sottolineare come nel giro di soli 9 anni, si sia passati da un incontro davanti a una birra a una delle più larghe reti di trasporto persone su gomma d'Europa.L'espansione internazionale, infatti, non era nella testa dei fondatori, che pur avendo ambizioni di più ampia portata, all'inizio erano concentrati sul mercato tedesco. Fu proprio l'incontro con Andrea Incondi, a cambiare le priorità. Il manager italiano, all'epoca non ancora trentenne, era convinto che si potesse replicare nel nostro paese quanto fatto dall'allora startup in Germania. Come Pullman ha già ricostruito, Incondi si autocandidò per una posizione che non era nemmeno aperta, mandando una mail ai fondatori di Flixbus, per presentare la sua idea di conquista del mercato italiano. La durata prevista del colloquio era di un'ora, ma grazie a delle provvidenziali birre portate dal cofondatore Jochen Engert durò di fatto un'intera serata. Nel luglio del 2015, l'Italia divenne uno dei primi mercati in cui la startup bavarese è sbarcata e oggi a distanza di solo nove anni dalla prima corsa sono ben oltre 400 gli autobus verde fluo che ogni giorno solcano le strade del nostro paese.
