Pullman è riuscita a intervistare Giuseppe de Nicolo, il diciannovenne pugliese lasciato per strada a Bologna da un autobus della compagnia verde fluo. Pubblichiamo quest'intervista per cercare di dare un contributo di pars construens a una vicenda che ha fatto molto discutere.
D: Cosa pensa dell'eco mediatico che ha avuto la sua vicenda? Ma soprattutto come ha fatto a renderla così virale e così ripresa dalla stampa nazionale?
R: Attorno al 2020/21 ero abbastanza attivo nel campo del volontariato, in particolare dell'ambientalismo. Grazie a un'associazione del territorio abbiamo creato una campagna di crowdfunding per comprare un drone con termocamera per segnalare chi bruciava rifiuti o appiccava incendi dolosi. Questa notizia arrivò a Striscia la Notizia, benché fossi piccolo. Da lì è nato un po' tutto. Sono ancora impegnato nel volontariato. Stavolta, avendo il contatto di un giornalista di una testata locale barese, gli ho scritto mentre ero sul treno per Bari. Così come la notte stessa ho scritto a Flixbus. Nel corso della settimana,poi, ho aperto una petizione su change.org
D: Perché nella petizione che ha lanciato parla di “Rafforzare i controlli sulle licenze e la conformità normativa di FlixBus”?
R: Sto raccogliendo testimonianze di altri passeggeri, di chi è stato lasciato in area di servizio per esempio. Io ho ricevuto tramite i social testimonianze anche di persone disabili o anziani. Leggendo queste segnalazioni, il mio punto di vista è che non è che se una compagnia di trasporti è low cost può comprimere i diritti del passeggero. I momenti no possono capitare a tutti, gli incidenti possono capitare, però qui la frequenza è davvero alta. Anche nel trasporto pubblico locale ci sono soppressioni di corse o ritardi, però qui parliamo di trasporto a livello locale: se ti capita che un dipendente stia male, non si può fare niente se non c'è altro personale per coprire le esigenze.
D: Conosceva il business model di Flixbus o si è documentato dopo quello che le è accaduto?
R: Sapevo che Flixbus non possiede pullman di proprietà. Flixbus è apprezzato per la rete che possiede, è anche facile da prendere, ha numerose fermate. Quando arrivò in Italia aveva anche una fermata a Terlizzi che ha 26mila abitanti, poi forse è stata soppressa per scarsa utenza. Ora nel mio paese abbiamo Marino, prima avevamo anche Marozzi. Erano servizi che pagavi un po' di più ma quei soldi che pagavi ‘valevano’ tutti. Ricordo che nel 2017 quando venne proposta la norma 'antiflixbus', ci fu una petizione per salvare Flixbus e io la sostenni. Al momento però non prenderò più Flixbus, anche se apprezzo molto che abbiano chiesto scusa, ma è necessario un cambio radicale, un cambio di rotta.
D: Come sono andati i fatti?
R: Avevo la prenotazione per il Flixbus N425 che è quello che ho effettivamente preso e da cui sono stato fatto scendere e non era nemmeno la prima volta che lo prendevo, quindi lo conoscevo molto bene. Mi sono recato all'autostazione di Bologna, ma all'autista che sparava i Qr code, non risultava la mia prenotazione. Io gli ho fatto vedere la mail di prenotazione ricevuta il 12 dicembre, in cui risultava che il biglietto era stato comprato direttamente sul sito ufficiale Flixbus, non su portali terzi. Dopo essere stato trasparente con l'autista, lui mi ha ammesso a bordo con la riserva che poi avrebbe chiesto al numero verde lo spostamento sulla sua tratta, su cui comunque sarei dovuto essere. A quel punto, dopo essersi consultato con il numero verde, ne è nata una discussione, lui mi aveva detto che non dovevo essere su quel pullman, che dovevo ringrazialo, e io gli ho fatto notare ancora una volta che possedevo un titolo di viaggio come tutti i passeggeri. Lui mi risponde che non dovevo mettermi contro di lui, e che io non sapevo chi fosse lui. Allora io a questo punto ho detto “chiamiamo i carabinieri”. Quindi questo autista ha intimato al collega che era alla guida di farmi scendere. Il tutto nell'indifferenza degli altri passeggeri. E questa cosa mi ha fatto male, perché mi ha ricordato una vicenda di delinquenza di cui sono rimasto vittima nel 2023. Anche in quel caso, purtroppo nessuno intervenne. Su Instagram nei giorni seguenti mi ha scritto in maniera anonima un altro passeggero che era sullo stesso pullman da cui sono stato fatto scendere, aveva viaggiato sulla tratta Torino-Bologna (il bus partiva da Torino ed era diretto in Puglia), raccontandomi di altre anomalie di comportamento dell'equipaggio.
D: C'è qualcosa che voleva dire che non ha ancora detto?
R: Io non ce l'ho con gli autisti di bus, qui parliamo di casi non sporadici ma che succedono abbastanza spesso. Flixbus deve garantire l'assistenza sia ai passeggeri sia ai loro dipendenti. Io spero che la magistratura e la giustizia facciano il loro corso.
D: Presenterà una segnalazione all'Autorità di Regolazione dei Trasporti?
R: Io ho fatto una querela, poi presenterò la petizione, per cui sto raccogliendo le firme su Change.org, al Ministero dei Trasporti che penso possa sanzionare direttamente Flixbus.
D: Flixbus Italia è composta da molti giovani under 40 se Flixbus La invitasse nei suoi uffici a Milano, sarebbe disposto ad andarci?
R: Certo, perché no? Sarebbe un'occasione importante per confrontarsi con il loro team, per presentare le mie proposte e promuovere misure concrete a tutela dei diritti dei passeggeri.