Nella vicenda Van Hool è il momento dei curatori fallimentari, che per voce del proprio rappresentante Jeroen Pinoy affermano come va sia molto interesse intorno alla Casa di Lier e ai propri dipendenti e che “… confrontando l'insieme delle recenti offerte e manifestazioni d’interesse, queste non sembrano essere significativamente migliori dell'offerta vincolante avanzata da Vdl Groep e Grw – braccio sudafricano di Schmitz Cargobull, ndr. - la settimana scorsa. C'era il rischio che, se l'azienda non fosse ripartita immediatamente, il buon potenziale dei dipendenti di Van Hool sarebbe andato perso. Inoltre, le consegne dei veicoli in ordine, bus e trainati, richiederebbero ancora più tempo, con una conseguente perdita d’entrate. Ciò prosciugherebbe la produzione e il canale di distribuzione, provocando danni irreparabili. Siamo pertanto convinti che l’acquisizione della fallita Van Hool da parte di Vdl e Grw sia la migliore soluzione per l’occupazione e renda possibile una ripartenza sostenibile”. In un comunicato stampa, a sua volta Van Hool afferma che “… gli accordi di principio conclusi con le aziende familiari di fama internazionale Vdl Groep e Grw rappresentano, date le circostanze, il miglior risultato ottenibile per tutte le parti coinvolte. Ciò non toglie che molti dipendenti purtroppo dovranno cercare lavoro fuori da Van Hool”.
Alla luce di tali dichiarazioni, sono pertanto da ritenersi fuori dai giochi sia la cordata Abc-Dumarey sia quella costituita da Cim Capital-Delcroix.