"Il settore deve essere sostenuto non solo attraverso un'iniezione di nuove risorse necessarie a garantire l'equilibrio economico dei contratti di servizio (per conseguirlo serve un miliardo di euro, NdR), ma anche con interventi a zero budget, ad esempio diversa distribuzione degli orari delle città ed eliminazione dei limiti di capienza sui mezzi di trasporto, che darebbero enormi benefici in termini di qualità del servizio e efficientamento delle aziende".
L'intervento di Andrea Gibelli, presidente di Asstra (Associazione Trasporti) illumina una parte dei risultati contenuti all'interno della quarta edizione del Rapporto 'Le performance delle imprese di trasporto pubblico locale. Dal miglioramento dei risultati gestionali alle sfide del futuro', curato dall'Ufficio Studi e Ricerche dell'Associazione con la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Le macro-evidenze emerse fotografano quanto il Tpl sia stato colpito duramente dalla pandemia da Covid-19, con un crollo in fase di lockdown e una previsione di permanenza delle prestazioni, sino alla chiusura del capitolo, al di sotto del 30 per cento nel raffronto con quelle pre-emergenza.
Le minori entrate annuali per vendita di titoli di viaggio ammonteranno, secondo i calcoli previsionali, a circa 1,66 miliardi di euro, anche se le aziende del ramo non hanno mai fatto mancare il loro apporto. Una costante operatività ripercossasi in misura importante sui loro equilibri economico-finanziari.
Deciso passo indietro anche per quanto attiene al rapporto ricavi da traffico su costi operativi. Nel 2018 il valore medio nazionale era arrivato a toccare il 34,6 per cento. Ora le stime indicano invece un ridimensionamento al 25,5 per cento.
"Il Rapporto dà le esatte dimensioni dei danni prodotti dal COVID-19 sui trasporti pubblici locali, un settore che faceva registrare prima della pandemia un continuo miglioramento delle performance gestionali e una crescita degli investimenti - ha aggiunto Gibelli -. La sfida da affrontare oggi va ben oltre tornare a muovere 15 milioni di persone al giorno coi mezzi pubblici. La mobilità pubblica è, infatti, parte essenziale della ripresa nel solco della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, come formidabile volano per l’economia dei territori e per la qualità della vita delle persone".
Sui contenuti del documento è intervenuta anche Laura Campanini di Intesa Sanpaolo: "I bilanci delle aziende di trasporto pubblico locale evidenziano che nel 2018 si è realizzata l’auspicata e tanto attesa ripresa dei flussi d’investimento. È un segnale importante in un settore in cui è necessario e urgente rinnovare le flotte e le infrastrutture per garantire la sostenibilità ambientale e la qualità del servizio.
Rilevanti sono anche gli investimenti in innovazione e tecnologie digitali che consentono di sviluppare nuovi modelli di offerta e garantiscono una maggiore integrazione dei servizi, maggiore flessibilità e sicurezza. La smart mobility e la digitalizzazione del servizio erano già fondamentali nella concezione della mobilità ante Covid-19 e diventano essenziali a seguito dell’emergenza epidemiologica.".