Arriva si affida a TomTom Telematics15.000 bus di dieci paesi europei ricorreranno al suo WEBFLEET




La soluzione WEBFLEET di TomTom Telematics si prepara a debuttare su 15.000 bus di Arriva in dieci paesi della regione continentale europea: Italia, Regno Unito, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Paesi Bassi. Già convertite alla tecnologia telematica risultano invece Danimarca, Portogallo, Serbia e Svezia.

L'evoluzione annunciata si deve al contratto paneuropeo sottoscritto tra le parti, legato all'impegno ecosostenibile che la società del settore trasporto passeggeri ha assunto e sta ruotando su diversi punti: riduzione dell'impatto globale del servizio offerto e di quello ambientale a livello di azienda; diminuzione delle emissioni in città affette da problemi di traffico; conseguente miglioramento della qualità dell'aria

Le soluzioni telematiche di TomTom Telematics, azienda che il primo aprile scorso è stata acquisita da Bridgestone Europe, consentiranno ad Arriva un calo nel consumo di carburante fino al 6 per cento su base annua, con contestuale taglio fino a 72.000 tonnellate della CO2 emessa dagli scarichi dei veicoli.  

"Durante ogni secondo di ogni viaggio, i nostri 32.000 driver devono prendere la giusta decisione per portare i passeggeri a destinazione in maniera sicura", ha sottolineato Jo Humphries, Group Transformation Director di Arriva.

A questa considerazione si lega l'investmento compiuto dalla compagnia di riferimento nel Vecchio Continente per i viaggi in bus, che servirà a fornire alla compagnia di trasporto "informazioni approfondite sulle aree di miglioramento presenti in tutta la sua vasta rete - ha dichiarato Thomas Schmidt, managing director di TomTom Telematics -. evidenziando le inefficienze che influiscono sulla quantità di carburante consumato in un giorno".

La piattaforma WEBFLEET permette un accesso in tempo reale ai dati del veicolo. La decisione di ricorrervi viene però intesa da Arriva anche come un "investimento sui nostri conducenti - ha ripreso Humphries -. Quando potranno ricevere il supporto costante in termini di formazione ed esercitazioni, saranno messi nelle condizioni di guidare al meglio delle loro capacità".

Sono oltre 32.000, come detto, i driver al servizio di Arriva da formare, così che siano in grado di migliorare le proprie prestazioni al volante (il riferimento è al progetto 'Driving Arriva', che coinvolge 14 paesi e 36.600 conducenti di bus ma anche treni, con l'obiettivo di arrivare ad adottare un unico stile di guida), generando al contempo vantaggi per l'azienda grazie a un obiettivo costantemente puntata sull'operatività della flotta.