Siamo stati abbandonati dal GovernoIl titolare di Suraci Viaggi lamenta l'insuffcienza dei ristori previsti




 

Pullman raccoglie lo sfogo di Luigi Suraci, titolare assieme al fratello Bruno dell’impresa di autoservizi Suraci Viaggi di Palizzi Marina in provincia di Reggio Calabria, una realtà con quattro autobus attiva anche con una filiale a Seregno, in Brianza.
Suraci Viaggi è un’azienda che ha mai avuto nessuna sovvenzione da parte dello Stato o di enti locali e che è completamente ferma dalla fine di febbraio 2020, quando in pochi giorni si è vista cancellare tutti i tour e i servizi che aveva in programma. “Dopo circa 3 mesi- spiega l’imprenditore - è arrivato l'unico ristoro che abbiamo avuto: 7.000 euro dati dalla Camera di commercio di Reggio Calabria. Sono poi arrivate le due tranche da 600 euro d’aiuto alle imprese, per un totale di 1.200 euro, che in tutto fanno 8.200 euro. Da allora in poi, la Suraci Viaggi non esiste più per lo Stato, tranne per riscuotere tasse. Così, un'azienda come la nostra, con un buon fatturato annuo, si ritrova improvvisamente, a causa del fermo totale, ad avere incassi pari a zero. Ma ci vengono richieste, senza sconti, tasse regionali, bolli, contributi Inps e Inail”. Il vento sembra cambiare nel mese di ottobre, quando esce un fondo di aiuto al settore turistico. “Abbiamo subito fatto richiesta,- continua Suraci- siamo stati accettati e messi in coda per essere liquidati. Almeno lo speravamo, finché non arriva una Pec in cui ci richiedono la regolarizzazione del Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, per poter erogare le spettanze. Il che sarebbe una cosa fantastica, se noi avessimo lavorato e incassato…”. Suraci lamenta inoltre di non aver avuto accesso ai bandi per l’affiancamento al Tpl o a servizi scuolabus o sostitutivi ferroviari.
Quanti, come lui?