Dieci bus Solaris Urbino 12 elettrici e le infrastrutture necessarie per la ricarica, dalla fornitura all'installazione.
Sono i contenuti del nuovo accordo per il mercato domestico (Polonia) siglato dal costruttore con l'Autorità per le Strade e il Trasporto della città di Radom, località situata nell'area centro-orientale del Paese, a un centinaio di chilometri dalla capitale Varsavia. La chiusura del contratto è prevista per la metà di giugno 2020.
I veicoli, provvisti di batterie da 116 kWh in grado di alimentare l'asse elettrico con potenza ripartita 2x125 kW, potranno contare per la marcia sul pantografo a ricarica rapida posizionato sul tetto, che si aggancerà ai due punti di approvvigionamento energetico, con capacità ciascuno di 300 kW, in via di installazione da parte di Solaris.
A disposizione, inoltre, i sistemi di ricarica plug-in collocati nel deposito e pensati per consentire il collegamento notturno contemporanea di tutti gli esemplari ordinati dalla municipalità di Radom.
L'allestimento per gli Urbino 12 zero emissioni è stato studiato per garantire la massima comodità agli utenti del servizio di trasporto pubblico locale: dal condizionamento legato alla singola postazione a bordo, che offre anche ingressi USB per alimentare i device mobili, al sistema di riscaldamento integrativo alimentato da una bombola di gas naturale compresso fissata sul tetto.
Sui bottoni a bordo dei bus sono riportati i caratteri Braille, così da agevolare i non-vedenti, così come i soggetti con handicap visivi. In ottica di maggiore sicurezza, i mezzi cittadini forniti dal costruttore polacco sono provvisti di dispositivi per la sorveglianza video.
Dal lancio del primo esemplare ad oggi sono oltre 400 (150 solo in Polonia) gli e-bus Solaris già consegnati od oggetto di commessa in 17 stati. Le città che hanno 'preso la scossa' sono 61.