La mobilità elettrica sta conquistando sempre più terreno nel settore del trasporto pubblico locale su gomma. Non può quindi che essere salutato con interesse l'ultimo servizio, in ordine di tempo, presentato da Bosch, per la gestione delle batterie sui veicoli a zero emissioni. Si propone di prolungare la vita di questo componente-base delle applicazioni per l'autotrazione, preservandone nel tempo la capacità, l'autonomia e le prestazioni, sotto attacco a causa di potenziali fattori di stress.
Il contenuto inedito rispetto ad altre soluzioni funzionalmente analoghe proposto dall'azienda tedesca consiste nel collegamento con il cloud, che permette, attraverso la valutazione, ad opera di algoritmi di apprendimento automatico, dei dati specifici trasmessi in tempo reale alla 'nuvola', di intervenire proattivamente in caso si rilevino elementi che potrebbero determinare un usura.
Anche la sola temperatura esterna, se troppo sbilanciata verso il basso o l'alto, determina infatti un invecchiamento accelerato del componente qualora lo si ricarichi al 100 per cento. Una potenziale incidenza negativa è ascritta anche a stile di guida (grazie al nuovo servizio di Bosch si possono ora ricevere, attraverso il quadro strumenti, consigli su come migliorarlo) e modalità di ricarica (contano sia quanto rapidamente viene effettuata e sia il numero di volte).
'Batteria nel cloud', nome scelto dall'azienda tedesca, offre al gestore di flotta un quadro preciso e costantemente aggiornato dello stato delle batterie dell'intero parco circolante. Si tratta di un esempio pratico di applicazione della 'swarm intelligence' - o 'sciame intelligente' -, che consente una più rapida identificazione contemporanea di differenti fattori usuranti.
Il sistema sviluppato migliora inoltre il piano di manutenzione delle batterie, l'elemento più costoso dei veicoli elettrici, il cui grado di decadimento, grazie a Bosch, può ora essere ridotto sino a un 20 per cento.
Efficientamenti sono legati anche al processo di ricarica, durante il quale le celle corrono il rischio di perdere, in forma permanente, le proprie performance e capacità. Il software di 'Batteria nel cloud' calcola una curva per ogni operazione di approvvigionamento energetico, consentendo, in qualsiasi contesto fisico e modalità, il raggiungimento di un livello ottimale.
Gli esperti indicano la vita media delle batterie agli ioni di litio - tecnologia attualmente più diffusa - in 8-10 anni. I cicli di ricarica utili prima del deperimento sono compresi tra 500 e 1.000, mentre il chilometraggio tra 100.000 e 160.000 chilometri. Ora, grazie alla possibilità di prevedere la velocità di invecchiamento del componente, è possibile formulare una stima sulla sua durata media e anche sulle prestazioni.
'Batteria nel cloud' di Bosch ha già un primo cliente. Si tratta della cinese DiDi, che ha legato ai servizi dell'azienda tedesca un parco auto pilota nella città di Xiamen.