Il ritorno dei treni notteUna rivincita del mezzo ferrato nei confronti del bus?




La pandemia ha solo rallentato una tendenza che si osserva negli ultimi anni in Europa, ossia il ritorno dei treni notte. Il fenomeno è dovuto all’arrivo di nuovi operatori sul mercato, in primis start-up già esistenti o in fase di lancio, ma anche imprese ferroviarie ‘di bandiera’ che debuttano su altri mercati.

È il caso per esempio dei collegamenti tra Londra e le città scozzesi operati da Caledonian Sleeper o di RegioJet, start-up della Repubblica Ceca attiva anche nel settore degli autobus low cost, a media-lunga percorrenza che ha appena inaugurato un collegamento stagionale notturno tra Praga e la costa croata. In fase di lancio è invece la start-up francese Midnight Trains, che vede tra i suoi investitori anche Xavier Niel, proprietario dell’operatore telefonico Iliad. Il 20 maggio 2021, il primo ministro francese Jean Castex ha inaugurato il ritorno del treno notturno Parigi-Nizza, operato da Sncf, auspicando che "questa riapertura sia l'inizio di molte altre". Anche le ferrovie svedesi hanno annunciato l’intenzione di reintrodurre treni notte per servire un network di destinazioni che secondo le prime indiscrezioni permetterebbe il collegamento tra il paese scandinavo e destinazioni come Londra, Roma o Madrid. Le ferrovie austriache Öbb hanno rilanciato in grande stile il loro servizio NightJet, rimettendo in funzione collegamenti notturni come Vienna-Bruxelles e quelli che collegano la città olandese di Amsterdam con Innsbrück e Vienna. Il vettore austriaco aveva rilevato - al momento della sua dismissione - la rete di treni notte di Deutsche Bahn, acquisendone anche parte del materiale rotabile. Per il futuro, Öbb ha ordinato nuove carrozze cuccette e nuovi vagoni letto per un totale di ben tredici convogli. Le ferrovie austriache hanno inoltre annunciato un’alleanza per rilanciare i treni notte in collaborazione con altri gestori ex monopolisti nazionali, come le ferrovie svizzere Sbb, le tedesche Db e le francesi Sncf.

Fino a trent’anni fa, in Europa, esisteva una capillare rete di treni notturni, la Trans Euro Night (Ten), che come la corrispettiva rete diurna Trans Europe Express (Tee) presentava carrozze con un’unica livrea paneuropea (comune nelle intenzioni a tutte le imprese ferroviarie utilizzatrici) e con una proposta di standard di servizio superiore, con innovazioni all’epoca - tra la metà degli Anni ‘70 e gli ’80 - considerate avveniristiche, come l’aria condizionata, le porte automatiche, le luci di lettura individuale e maggior spazio tra i sedili per i passeggeri. Dall’inizio degli Anni ‘90 in poi, invece, i treni notte erano stati progressivamente soppressi, perché le allora amministrazioni ferroviarie dei vari paesi europei pensavano che non avrebbero retto la concorrenza in termini di velocità commerciale e di tariffe con i carrier aerei, in particolare quelli low-cost, e con la stessa alta velocità ferroviaria.

Il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture digitali tedesco ha presentato un progetto chiamato Trans Europe Express 2.0, di rilancio in chiave moderna dei collegamenti europei Tee che comprende anche il ripristino delle relazioni diurne EuroCity e di quelle notturne EuroNight.
Tra molti passi avanti in questa direzione si registra però, a sorpresa, la cancellazione del collegamento notturno Parigi-Milano-Venezia operato da Thello, già sospeso dal 2020 per via della pandemia, tratta su cui sono attivi numerosi collegamenti su gomma sia di Flixbus sia dei bus di Blablacar.

Nel nostro paese, negli ultimi decenni, la riduzione dei treni notte sulla direttrice tra le grandi città del Nord e il Meridione (in particolare la Puglia), o addirittura la loro definitiva cancellazione (come nel caso dei collegamenti con la costa jonica della Calabria) aveva contribuito al grande successo del trasporto su gomma a lunga percorrenza su queste tratte. Ora la situazione sembra essere invertita. Dal cambio orario di giugno 2021, Trenitalia ha lanciato il primo collegamento notturno con convogli ad alta velocità. Questo Frecciarossa antelucano parte da Milano Centrale alle 21:20 e arriva a Reggio Calabria alle 8:03. In senso inverso, la partenza dalla città dello Stretto è prevista alle 21:37, con arrivo all’ombra della Madonnina per le 8:22. Il treno effettua fermate intermedie a Milano Rogoredo, Reggio Emilia Av, Bologna, Firenze, Paola, Lamezia Terme, Rosarno e Villa San Giovanni. Un’ulteriore novità dei collegamenti ferroviari tra Milano e la Calabria è l’introduzione dei Frecciarossa Fast, treni diurni con tempi di percorrenza di 7 ore e 20 minuti per Lamezia Terme e 8 ore e 40 per Reggio Calabria, assolutamente concorrenziali rispetto a quelli del trasporto su gomma.

Uno dei motivi che ha riportato in auge i treni notte è il fenomeno del ‘flight shaming’ ossia quella tendenza per cui le persone sensibili alle tematiche ecologiche cercano di evitare per quanto possibile i voli aerei. La giovane attivista svedese Greta Thunberg, ispiratrice della nuova coscienza ecologista è lei la prima a dare il buon esempio scegliendo il treno per i suoi viaggi per recarsi a meeting con i grandi della terra e conferenze. La rivoluzione digitale rende inoltre oggi estremamente più facile la promozione e la vendita dei biglietti rispetto al passato. Per uno strano corso e ricorso della storia, paradossalmente il successo avuto da operatori su gomma low cost a media e lunga percorrenza, può ora rilanciare il treno notte, avendo abituato l’utenza a viaggiare in tale orario.

E proprio Flixmobility, dopo il rivoluzionario successo del network su gomma Flixbus, punta ora in Germania e Svezia sullo sviluppo di Flixtrain che comprende anche collegamenti notturni, svolti per ora con carrozze con soli posti a sedere come quello tra Amburgo e Monaco di Baviera.

E se grande rimane il delta tra la velocità commerciale dell’autobus e quella dei servizi di alta velocità ferroviaria, diverso è invece il caso dei treni notte, i cui tempi di percorrenza vengono studiati in modo da conciliare il ritmo di sonno dei passeggeri.

Che sia questa la prima mossa di riconquista da parte degli operatori ferroviari del mercato che è stato sottratto dai collegamenti economici su gomma a media e lunga percorrenza?