Pullman aveva già anticipato qualche mese fa che era in essere una serrata trattativa tra Industria Italiana Autobus e il gruppo cinese Geely, per l’ingresso di quest’ultimo nell’azienda nostrana con una quota azionaria del 25 per cento, da versare non si sa ancora come. Nei giorni scorsi, l’azienda irpina ha comunicato l’accordo ai segretari dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom, Fismic e Uglm durante un incontro, sottolineando come i cinesi affiancheranno il gruppo Seri industrial – facente capo alla famiglia Civitillo – nella nuova gestione societaria.
Ma è proprio di ieri 25 novembre la replica delle rappresentanze sindacali, che hanno chiesto un incontro chiarificatore al Ministero dell’industria e del Made in Italy. Poiché, l’arrivo del colosso asiatico avrebbe bisogno di un’ulteriore approfondita verifica, anche in seguito alla salvaguardia occupazionale e industriale degli stabilimenti di Flumeri e Bologna. Inoltre, sindacati e tute blu, già scottati da precedenti proposte, chiedono ora a gran voce garanzie sul piano industriale del gruppo Seri, il quale prevede un 2024 a quota 250 veicoli prodotti e la lavorazione di 468 autobus per il prossimo anno, grazie alla gara vinta per la fornitura ACaMIR (L’Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti).
Di certo la vicenda non finisce qui.