Assieme all’inconfondibile livrea gialla, il corno a tre suoni dell’autopostale rappresenta uno dei principali elementi distintivi dell’identità svizzera, nelle cui vallate alpine risuona da ben cento anni. L’originale melodia a tre suoni «do diesis-mi-la» tratta dall’ouverture del «Guglielmo Tell» di Gioachino Rossini viene suonata a 120 decibel da tre corni situati nella parte inferiore del veicolo. Su 2300 autopostali, ben settecento sono dotati del corno a tre suoni, in aggiunta al clacson standard. Sono dotati di corno a tre suoni gli autopostali che circolano sui tratti ripidi delle circa 120 linee montane. Il primato di rete più fitta di corni postali spetta ai Grigioni, seguiti dal Vallese e dal Ticino. Questa soluzione venne introdotta nel 1924, affinché gli autopostali che percorrevano le ripide strade di montagna potessero allertare gli altri utenti della strada della loro presenza, al fine di evitare collisioni.
Il conducente attiva l’inconfondibile suono, premendo con il piede sinistro un apposito pedale che fa fluire l’aria dall’apposito serbatoio al corno. La superficie del corno, fabbricato a mano in ottone e alluminio dalla ditta Moser-Baer nell’Emmental è nichelata per proteggerli da umidità, sale e sbalzi di temperatura. In caso di dismissione degli autopostali, il corno postale viene smontato. Il 17 luglio, tra le ore 9:55 e le 10:00 il “Pi-Po-Pa” riecheggerà eccezionalmente anche su altre tratte di queste linee all’orario prestabilito, ad esempio presso centri abitati o autostazioni. Passanti e passeggeri sono cordialmente invitati a immortalare l’evento con il cellulare e a condividerlo sui social con l’hashtag #Pi-Po-Pa.