Tra i tanti appassionati di autobus che domenica 12 maggio in occasione dell'Effeuno Day hanno raggiunto Piacenza da tutt'Italia, con prevalenza dal settentrione, c'eravamo, in incognito, anche noi di Pullman. Grande il successo di pubblico, oltre settanta gli appassionati presenti, molti dei quali con macchine fotografiche professionali al collo. L'iniziativa è stata organizzata per festeggiare i 40 anni dalla prima immatricolazione dell'Iveco 571.12.20 Fiat suburbano, che è stato salvato dalla demolizione da un allora giovanissimo Alberto Marotta, all'epoca minorenne e oggi, nella vita di tutti i giorni, ingegnere trasportista con trascorsi lavorativi in importanti aziende lombarde di Tpl come Airpullman e Atm. Immatricolato il 5 maggio 1984 presso l'allora Acap di Piacenza, quest'unità si caratterizza per essere stato il terzo numero di telaio tra i 571 suburbani prodotti, ma il primo in assoluto in quanto a immatricolazione. Biporta e con cambio Voith, ha trascorso l'intera sua vita lavorativa assegnato al deposito esterno di Ponte dell'Olio (Pc) in val Nure, impiegato sulla linea suburbana Piacenza-Ponte dell'Olio-Riva-Carmiano, affiancato per molti anni dalla sorella 415, sino al momento della sua radiazione a fine 2007 con oltre 1.300.000 chilometri all'attivo. Dal 2013, è stato reimmatricolato come veicolo di interesse storico e collezionistico. L'altro Effeuno con carrozzeria orginale Fiat presente, era un Iveco 471.12.20 Fiat urbano, ossia la versione più classica di questo modello, che nella sua versione urbana dodecametrica è stata realizzata in oltre 1300 unità, sia in versione triporta che quadriporta negli stabilimenti di Valle Ufita (Av) su disegno di Giugiaro. Questa unità, triporta con cambio Voith, è stata immatricolata nel 1985 ed è stato utilizzata, insieme ad altre tre unità da 12 metri e a una da 10, per il servizio urbano della città di Lanciano (Ch) da Autoservizi Di Fonzo. Nel 2019 viene recuperata da Marco Cervi come veicolo storico e viene iscritta al Circolo Italiano Camion Storici.Molto note sui social network sono invece le sei unità di Iveco 571.10.20 suburbano con carrozzeria Macchi preservate da Matteo Mambretti nel novembre 2019. Facevano parte di un lotto originario di otto unità, realizzati dalla carrozzeria Macchi di Gazzada Schianno (Va) con allestimento suburbano di 10 metri, tutti venduti all'allora Spt di Como (oggi diventata Asf Autolinee).Mambretti, ha portato all'evento l'unità 2257 che insieme alle due 'gemelle' 2258 e 2259, a partire dal 1988, anno di immatricolazione, sono state assegnate al deposito esterno di Lurago d'Erba (Co), svolgendo servizio prevalentemente sulla linea C45 Como-Inverigo-Cantù. Con l'arrivo nei primi anni duemila dei primi Cityclass queste tre unità sono state destinate a servizi secondari di rinforzo nei depositi di Cantù, Como Lazzago, Erba, Asso.
Sempre il 1988 è l'anno di immatricolazione dell'Iveco 671.12.24 interurbano derivato con carrozzeria Portesi che ha prestato servizio fino al 2001 con il numero sociale 197 presso la Act-Vvb di Bolzano, da cui è stato impiegato prevalentemente sulla linea Bolzano-Merano. Successivamente ceduto alla ditta Autonoleggio Beria di Saccolongo (Pd) è stato utilizzato fino al 2016 per servizi scolastici nel comune di Selvazzano Dentro. Nel novembre 2018 è entrato a far parte del parco rotabili dell'associazione 'Il Capolinea' come veicolo privato di proprietà di Claudio Bellini, per poi essere reimmatricolato nel 2023 come veicolo di interesse storico e collezionistico. Bellini è inoltre proprietario di altri due Iveco Effeuno, non presenti all’evento di Piacenza.
Per i tanti giovani e giovanissimi presenti, è stata l'occasione di (ri)vivere un'epoca in cui gli autobus del tpl erano (prevalentemente) di costruzione italiana, avevano gli scalini, non esistendo ancora il pianale ribassato, avevano poca elettronica e non erano dotati di aria condizionata. Pullman ha viaggiato nel pomeriggio lungo un itinerario che si è snodato, con opportune pause fotografiche, lungo i vigneti della Val Tidone. “Oggi abbiamo fatto la storia” con queste parole, a fine giornata, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Piacenza un esausto ma contento Marotta ha commentato l'evento, ringraziando nuovamente i tre club, Storicbus, Passione Bus e Il Capolinea che ne hanno reso possibile l’organizzazione.