La vicenda è ormai ampiamente di dominio pubblico, visto che è stata divulgata da numerose testate giornalistiche, anche di rilevanza nazionale, a loro volta riprese da numerosi post sui principali social network.
La sera del 4 gennaio, Giuseppe de Nicolo, studente-lavoratore diciannovenne è stato lasciato a terra dai due conducenti di un Flixbus lungo un viale della periferia di Bologna.
Il ragazzo stava viaggiando da Trento verso la Puglia dov’è residente, soluzione di viaggio che prevede coincidenza presso l’autostazione di Bologna.
A causa di un ritardo, in un giorno di controesodo delle vacanze di Natale, del pullman Trento-Bologna, il giovane pugliese ha chiesto di salire su un altro bus sempre della compagnia verde fluo che svolgeva la stessa tratta. Compresa la situazione, l’autista del primo bus l’ha fatto salire a bordo permettendogli di raggiungere il capoluogo emiliano. Il problema è sopraggiunto sul secondo bus Bologna-Bari in partenza alle 23:30, al cui equipaggio non risultava, a quel punto, nel sistema la prenotazione del giovane.
Ne è nata una discussione mentre il veicolo era già in movimento e quando il ragazzo ha minacciato di chiamare i carabinieri, l’autobus si è fermato in un viale della periferia di Bologna, facendolo scendere.
Il tutto, sarebbe avvenuto, nell’indifferenza degli altri passeggeri presenti a bordo e dopo un consulto telefonico con Flixbus stessa di uno dei due autisti.
Pullman ha provato a contattare l’ufficio stampa di Flixbus Italia, ricevendo la seguente posizione, che riportiamo integralmente di seguito:
“Siamo rammaricati per quanto accaduto al nostro passeggero Giuseppe De Nicolo, a cui rinnoviamo anche in questa sede, come già fatto attraverso i canali dedicati, le nostre più sentite scuse. Comprendiamo il senso di smarrimento e di disagio arrecato dalle circostanze descritte, e ci dispiace profondamente per quanto successo.
Da sempre siamo impegnati a garantire a chi viaggia con noi la possibilità di raggiungere con facilità la propria destinazione finale nel rispetto dei diritti dei passeggeri. Per questo motivo, siamo tanto più desolati per la situazione verificatasi, di cui teniamo a sottolineare il carattere di assoluta eccezionalità.
Per le modalità con cui è stata gestita, non conformi con le nostre linee guida e in netto contrasto con la priorità attribuita alla sicurezza dei nostri passeggeri, abbiamo predisposto la sospensione dal servizio FlixBus del personale di guida coinvolto da parte dell’azienda partner responsabile della tratta.”
Oltre ad aver presentato formale querela ai Carabinieri, De Nicolo ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org, promuovendola sui suoi canali social con gli hashtag #StopFlixAbusi | #StopDisserviziFlixBus
La petizione rivolta al Governo, al Ministero dei Trasporti e alla Commissione Europea nasce per richiedere, tra l’altro di “rafforzare i controlli sulle licenze e la conformità normativa di FlixBus” e per “rendere obbligatoria un servizio di un servizio clienti attivo 24/7 per tutte le aziende di trasporto passeggeri”.