I dati Anfia di giugno 2025

Calo del 44,4 per cento per il mercato degli autobus rispetto a 12 mesi fa

Anfia ha diffuso i dati sulle immatricolazioni di autobus con peso totale a terra superiore a 3.500 chili nel mese di giugno 2025.

Rispetto allo stesso mese del 2024 il decremento è del 44,4 per cento. Andando ad analizzare i comparti, ben tre su quattro registrano una variazione negativa con cali a doppia cifra: -60,3 per i minibus, -53,1 per cento per gli autobus adibiti al Tpl e -36,4 per cento per gli scuolabus. L'unico comparto con il segno più è quello degli autobus e midibus turistici (+47,5 per cento).
Per quanto riguarda i dati del primo semestre 2025, complessivamente nei primi sei mesi dell'anno in corso sono stati rilasciati 2.624 libretti di circolazione di autobus con un calo del 24,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche in questo caso, analizzando i comparti, si mantengono positivi soltanto gli autobus e midibus turistici (+26,3 per cento), mentre calano i minibus (-40,8 per cento), gli autobus adibiti al Tpl (-33 per cento) e gli scuolabus (-10 per cento).
Per quanto riguarda l'alimentazione, la quota di mercato degli autobus alimentati a gas è del 21,6 per cento nel periodo gennaio-giugno 2025 (come nei primi sei mesi del 2024), mentre gli elettrici, ibridi gasolio/elettrico e ibridi metano/elettrico rappresentano il 23,2 per cento (erano il 21 per cento a gennaio-giugno 2024).

Il calo delle immatricolazioni è diffuso a livello territoriale, in tutte e quattro le aree geografiche del nostro paese: -38,8 per cento nel Nord-Ovest, -27,7 per cento nel Sud e Isole

(-28,8 per cento), -16,2 per cento nel Nord-Est e -12,3 per cento nelle regioni del Centro.

Paolo Marini, amministratore delegato di Tecnobus industries, società che dal 1988 produce il minibus elettrico Gulliver, presidente della sezione autobus di Anfia ha commentato: “Continua la caduta verticale del comparto autobus in Italia. Esaurita la spinta propulsiva generata dal Pnrr, si fa sentire anche la mancanza di chiarezza nelle politiche economiche per il comparto nei prossimi anni. Alle numerose voci che già da tempo lamentano una strutturale carenza di fondi, aggiungiamo anche la nostra.

L’iniezione di risorse del Pnrr si è di fatto esaurita e ancora oggi non è chiara la programmazione dei fondi disponibili per i prossimi anni, anche a causa della loro dispersione tra diversi attori. Tutto ciò avviene a fronte di una riduzione della vetustà del parco circolante registrata tra il 2023 e il 2024 di appena 9 mesi (da 13 anni e 10 mesi a fine 2023 a 13 anni e 1 mese a fine 2024 - dati Aci) e della necessità, per le nostre città, di dover rispondere in modo coerente ed efficace alla sempre maggior richiesta di Trasporto Pubblico da parte dei cittadini.

Anche lo scenario dei bus turistici non offre motivi di soddisfazione, ragione per cui chiediamo ai ministeri competenti risposte concrete per un comparto che merita la stessa dignità di ascolto di altri, a meno che non si voglia anche in questo caso rinunciare ad un ulteriore settore produttivo, come già accaduto in passato nel nostro Paese. Pertanto, alla luce di questo scenario altamente preoccupante, Anfia rinnova l'invito a destinare parte delle risorse europee del Piano sociale per il clima al comparto autobus”.