Come sarà la mobilità in bus post-Covid?Italiacamp ha fatto il punto della situazione




Andrea Incondi, direttore generale di Flixbus in Italia, Romania e Bulgaria, e la presidente di Trenord, Federica Santini, sono stati tra i relatori del dibattito dal titolo Come sono cambiati - e continueranno a cambiare - sport, mobilità e scienza nella prossima normalità?’ che si è svolto sabato 4 settembre nel corso dell’assemblea dell’associazione Italiacamp, tenutasi presso il Milano Luiss Hub. All’incontro, moderato da Ernesto Di Giovanni, partner di Utopia società di consulenza in relazioni istituzionali, comunicazione, affari legali e lobbying, hanno partecipato – in collegamento video - anche l’attrice Cristiana Capotondi, consigliere dell’associazione Italiacamp, e Guido Fienga, amministratore delegato della squadra di calcio As Roma, e Maria Grazia Magro, importante dirigente di Human Technopole.

L’evento di Italiacamp, primo appuntamento a svolgersi in presenza dopo lo scoppio della pandemia, è stato aperto dall’intervento di Fabrizio Sammarco, fondatore e amministratore delegato dell’organizzazione d’innovazione sociale che ha dichiarato: Tutto ciò che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo ci sembrava fosse fuori luogo rispetto alla nostra normalità, ma oggi qui a Milano siamo di nuovo tutti insieme dal vivo e questo ci dà misura di quanto siamo capaci di creare connessioni adattando le relazioni alle nuove esigenze, in risposta alla sfida del next normal, della prossima normalità.
Nel corso del suo intervento, Federica Santini ha invece ricordato come il settore della mobilità e dei trasporti sia quello che ha sofferto maggiormente e ha ricordato che l'azienda da lei diretta, gestendo un servizio pubblico, non ha mai interrotto la propria attività nemmeno durante il primo lockdown della primavera 2020, nonostante le numerose difficoltà presenti, tra cui quella dovuta alla gestione delle malattie del personale viaggiante. La presidente dell’operatore ferroviario lombardo ha sottolineato che prima dell’emergenza pandemica ben il 75 per cento degli spostamenti avveniva con l’auto privata, percentuale destinata a salire ulteriormente mentre prima del Covid il trend era decrescente.

Andrea Incondi ha iniziato il suo intervento ricordando che nei primi giorni di crisi, siccome il nostro paese è stato il primo a essere colpito nel nostro continente, aveva inviato le foto degli assalti ai supermercati che si erano verificati ai colleghi di Flixbus di altri paesi europei, i quali erano rimasti increduli. Lo stesso ha poi ricordato che, dal momento dello sbarco sul mercato italiano nel luglio 2015 fino allo scoppio della pandemia, l’ex start-up tedesca - in tre anni e mezzo - aveva trasportato 20 milioni di passeggeri. “Dalla mattina alla sera abbiamo dovuto fermare tutti i mezzi da noi utilizzati, che in Italia erano seicento”, ha dichiarato il manager della società degli autobus verde fluo che ha spiegato: “Abbiamo aspettato tre mesi per ripartire, nel frattempo la domanda di mobilità era crollata e abbiamo quindi dovuto adeguare la nostra offerta alla domanda. Nel giugno 2020 siamo ripartiti con venti autobus, che ad agosto sono poi diventati cento, ma a settembre ci siamo dovuti fermare nuovamente”.
Incondi ha ricordato inoltre l’importanza dell’intermodalità nel trasporto passeggeri per vincere la concorrenza dell’auto privata, ad esempio favorendo la presenza sia delle fermate degli autobus a medio-lunga percorrenza sia delle autostazioni nei pressi delle stazioni ferroviarie. L'intervento è stato concluso con un pensiero sulla ‘prossima normalità’ dichiarando: “A noi piace pensare a un mondo in cui vinceranno non le connessioni virtuali ma quelle fisiche”.