L'assemblea dei soci di Tper, acronimo di Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna, società di trasporti pubblici controllata da enti locali che opera nell'omonima regione, ha approvato il bilancio integrato 2022. La società, nata nel febbraio 2012 dalla fusione dei rami-trasporto di Atc, azienda di trasporti su gomma di Bologna e Ferrara, e Fer, società regionale ferroviaria, chiude il 2022 con un utile netto pari a 1,7 milioni a fronte di 219 milioni di ricavi. Il margine operativo lordo, in inglese Ebitda, indicatore che mostra l'utile di un'impresa prima che vengano sottratti tasse, interessi, svalutazioni e ammortamenti è stato pari a 27,4 milioni. A impattare su questi risultati è stata ancora una volta la coda dell'emergenza pandemica e le nuove criticità legate ai rincari dei carburanti, che sono state compensate dal contributo dei ristori che sono stati pari a 14 milioni per coprire i mancati introiti causa Covid e a 1,8 milioni per compensare l'aumento dei costi energetici).
Si registra una parziale ripresa della domanda che ha raggiunto quota 126 milioni di passeggeri, in crescita di 19 milioni rispetto al 2021. Sono tuttavia numeri ancora lontani da quelli del 2019 (-17 per cento) e le aspettative di ripresa risultano legate a un quadro di generale incertezza sulla riorganizzazione delle attività lavorative post-pandemia e alle politiche incentivanti il trasporto pubblico. Conseguentemente i ricavi da bigliettazione sono risultati inferiori di oltre 12 milioni rispetto al 2019, mentre il costo dei soli carburanti nel 2022 ha subito un incremento di 12 milioni.